Nell’estate del 1948 le pinete della Partaccia, indenni alle vicende della guerra, rappresentavano un luogo di grande fascino ambientale ed ecologico grazie alle loro spiagge, che costituiscono il primo tratto sabbioso accessibile per coloro che provengono dal passo del Bracco o della Cisa
Qualcuno intuì immediatamente che era possibile chiedere una piccola quota per il posteggio agli ospiti, quasi interamente stranieri, che di solito ritenevano accettabile la richiesta: nacquero così i primi campeggi.
Grazie al boom economico, negli anni Sessanta la Partaccia era meta di moltissimi turisti (più di un milione e mezzo ogni anno), che alloggiavano in tende, caravan od utilitarie. Il totale delle presenze dei turisti aumentò ancora e la zona dei campeggi ottenne notevole successo fino alla metà degli anni Settanta.
In quell'epoca, i campeggi erano dislocati in maniera assai diversa rispetto a quella attuale, poiché molti di essi erano situati sul mare; nel 1978 furono espropriati e spostati lato monti, ridisegnando il terrotorio locale così come lo conosciamo oggi.
Nonostante la recente situazione economica, il turismo open-air registra tuttora circa 600.000 presenze di turisti a stagione e rappresenta il 6% del prodotto interno lordo della provincia di Massa Carrara.